Mandorlo – Prunus dulcis – “mennula”
Il mandorlo è l’albero caratteristico di molte regioni del Mediterraneo dove si adatta a vivere anche in suoli aridi e pietrosi. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici dalla Grecia (i romani lo chiamavano “noce greca”).
Secondo il mito la fioritura del mandorlo, sarebbe da ricondurre all’amore fra Acamante, figlio del celebre Teseo, e Fillide, giovane principessa Tracia. Narra Omero che Acamante salpò al seguito degli Achei e combatté la guerra di Troia al fianco di Ulisse e degli altri celebri eroi. La guerra durò dieci lunghi anni, durante i quali Fillide attese l’amato Acamante. Conquistata e distrutta la città di Troia, i greci cominciarono a fare finalmente ritorno in patria. Man mano però che i superstiti ritornavano alle proprie case e alle proprie donne , non vedendo fra essi Acamante, Fillide paventava che l’amato fosse caduto fra le vittime dalla guerra. La principessa, non vedendo ancora per giorni Acamante giungere ritenne che il proprio amato fosse scomparso, e per la disperazione ne morì.
La dea Atena, mossa a pietà per la fine tragica della giovane principessa, trasformò Fillide in un albero di Mandorlo. Acamante era solo stato trattenuto da un’avaria della sua nave, non era morto e quando giunse e seppe della morte di Fillide e della sua trasformazione, andò verso l’albero di Mandorlo e lo abbracciò amorevolmente. Fu così, che all’improvviso, i nudi rami del mandorlo si ricoprirono di fiori anzichè di foglie, quasi a voler ricambiare il tenero abbraccio di Acamante.