Gelso bianco e Gelso nero – Morus alba e Morus nigra – “cevusu”
A questa pianta è legata un’antica leggenda tratta dalla mitologia babilonese; questa racconta dell’amore di due giovani, Piramo e Tisbe, amore contrastato dai parenti, Questa difficile situazione li indusse a programmare la loro fuga d’amore. Nel luogo dell’appuntamento, che era vicino ad un gelso, Tisbe, arrivata per prima, incontra una leonessa dalla quale si mette in salvo perdendo un velo che viene stracciato e macchiato di sangue dalla belva stessa. Piramo, trova il velo macchiato dell’amata e, credendola morta, si trafigge con la spada. Sopraggiunge Tisbe che lo trova così in fin di vita e, mentre tenta di rianimarlo, gli sussurra il proprio nome,lui riapre gli occhi e riesce guardarla. Per il grande dolore anche Tisbe si uccide accanto all’amato sotto il gelso. Tanta è la pietà degli Dei nell’ascoltare le preghiere di Tisbe che trasformano i frutti del gelso, intriso del sangue dei due amanti, in color vermiglio.
Un filare di Gelsi bianchi e neri: sono loro che accolgono il visitatore del parco Uditore nel viale che serpeggia fino a condurre al bivio dell’area fitness. Grazie ai suoi deliziosi frutti, attira a se molti utenti curiosi e golosi, quasi meravigliati dal fatto di potersi deliziare di così tanta prelibatezza offerta dalla natura.
Il gelso è una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae (dal celtico mor = nero, per allusione al colore dei frutti maturi)
La sua coltivazione è molto comune in Cina e tale pratica si tramanda da molti secoli; secondo alcuni documenti la coltivazione del gelso risale al 2700 a.C., ed era inizialmente legata allo sfruttamento delle larve dei bachi per la produzione della seta. Nell’antichità la pratica della bachicoltura si estese anche in Armenia e nelle aree del Mar Caspio, diffondendo anche le piante di gelso, e solo più tardi, grazie agli arabi si andrà propagando anche in Europa.
Oltre per l’aspetto legato ai bachi da seta il gelso è coltivato per i suoi frutti, considerati particolarmente gustosi e ricchi in principi nutritivi.
Dal Gelso bianco per fermentazione e’ possibile ricavare una bevanda alcolica, il legno era usato per fare attrezzi e piccoli lavori di intarsio, ma l’uso principale del gelso bianco era legato all’allevamento del baco da seta. Dal Gelso nero invece si producono marmellate, gelatine, confetture, sorbetti, dolci, grappe. In Italia Centrale e in Sicilia il M. nigra è allevato per il consumo locale.